Sistema sanitario statunitense e italiano a confronto: meeting Omceo Catania e University of South Florida

La Mantia: “È stato un importante momento di confronto tra due sistemi medici, quello italiano e quello statunitense, molto diversi tra loro. Abbiamo avuto modo di raccontare la realtà sanitaria pubblica e privata catanese. I temi sono stati approfonditi dai nostri relatori e i docenti americani hanno partecipato al dibattito con estrema curiosità”.

Spiegare il sistema sanitario nazionale. Confrontarsi su emergenza e pazienti Covid. Far conoscere il territorio catanese e siciliano attraverso le Eccellenze sanitarie. Non sono mancati gli spunti, stamattina, nella sede dell’OMCeO di Catania, durante il Meeting professionale tra una delegazione dell’University of South Florida guidata dalla professoressa Usha Menon (preside del College of nursing) e i rappresentanti dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Catania.

L’evento, organizzato dall’Ordine etneo in collaborazione con l’Università di Catania, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche e la University of South Florida, ha dato la possibilità ad alcuni esponenti della sanità catanese di raccontare processi e procedure del nostro sistema ai docenti provenienti dagli Stati Uniti d’America, per scorgere differenze e punti d’incontro, leve e criticità, margini di miglioramento e possibili innovazioni da apportare. “È stato un importante momento di confronto tra due sistemi medici, quello italiano e quello statunitense, molto diversi tra loro – ha dichiarato Igo La Mantia, presidente dell’OMCeO Catania – Abbiamo avuto modo di raccontare la realtà sanitaria pubblica e privata catanese, illustrando le funzioni del nostro Ordine professionale che si prefigge il compito di tutelare i medici e i cittadini. Sono intervenuti diversi rappresentanti della sanità privata e pubblica e anche della politica catanese. I temi sono stati approfonditi dai nostri relatori e i docenti americani hanno partecipato al dibattito con estrema curiosità. Chissà che il dibattito non possa sfociare in un nuovo rapporto convenzionale con l’Università statunitense”.

“Il meeting all’OMCeO è stato proficuo – ha commentato Menon – perché abbiamo potuto conoscere direttamente dalle voci dei professionisti l’esperienza sul campo di medici e infermieri catanesi. L’occasione è servita per confrontare il sistema sanitario americano e quello italiano: i nostri complimenti per la gestione della pandemia da Covid sia in Sicilia che in Italia. Torneremo in Florida – conclude la Menon – con l’idea di poter estendere ancora di più la collaborazione tra la nostra Università, quella catanese e l’Ordine etneo dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri”.

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